Di seguito una serie di domande e risposte che possono esservi utili per il vostro lavoro e i vostri clienti.
Per annullare l'acquisto di una firma digitale occorre inviare una raccomandata contenente la lettera di disdetta unitamente al modulo di riconoscimento che è arrivato via email (anche senza firma autenticata) e ad una copia di un documento di riconoscimento valido.
La raccomandata dovrà essere spedita a:
Servizi Informatici Roma S.r.l.s.
Ufficio Firma Digitale
Via Italo Torsiello, 16/18
00128 – Roma
Le marche temporali non hanno scadenza
Le autentiche di firma servono a comprovare che la firma è stata apposta dal dichiarante in presenza del pubblico ufficiale incaricato all'autentica.
La firma può essere autenticata in qualsiasi Comune, non necessariamente in quello di residenza.
L'autentica di firma può essere redatta anche da un notaio - cancelliere - segretario comunale.
Presso l'Ufficio Autentiche dei Servizi Demografici può essere autenticata la firma su dichiarazioni di stati o fatti di cui la persona è a conoscenza se richieste da privati.
Le stesse dichiarazioni rivolte a Pubblica Amministrazione o ai gestori di pubblico servizio non richiedono più l'autentica di firma, in questo caso è possibile apporre la propria firma direttamente dinanzi all'impiegato addetto a ricevere la documentazione oppure inviarla via posta o fax con allegata la fotocopia di documento di identità valido.
E' inoltre possibile autenticare la firma anche su deleghe per la riscossione della pensione o dei ratei di pensione maturati e non riscossi anche se rivolte a Pubblica Amministrazione.
Il cittadino che per gravi motivi (invalidità) è impossibilitato a presentarsi personalmente allo sportello può richiedere il servizio a domicilio, effettuato solitamente il giovedì mattino, previa presentazione della certificazione medica attestante che il soggetto è impossibilitato a muoversi.
L'autenticazione della firma è soggetta al pagamento dei diritti comunali e delle marche da bollo il cui importo varia in funzione dell'uso.
L'utente che intende ottenere l'autenticazione della firma in carta semplice deve indicare la norma di legge che lo esenta dal pagamento dell'imposta di bollo e l'autenticatore, verificata l'esistenza dell'esenzione, è tenuto ad applicarla indicandone gli estremi normativi sull'atto esentato.
Immediato.
D.P.R. 28/12/2000, N. 445.
La user e la password fornita, come indicato nell'apposita sezione devono essere cambiate prima dell'attivazione.
Nel caso il cliente cambi le password ma non ricordi quella che ha inserito è necessario contattare il Nostro Call Center dal Lunedì al Venerdì secondo gli orari indicati. Dopo la verifica sull'utente sarete ricontattati per ricevere i nuovi parametri di accesso.
L'impronta di un documento è una sequenza di caratteri ottenuta applicando una funzione di calcolo, detta funzione di hash, al file.
Uno stesso file a cui è applicata la stessa funzione di hash genera sempre la medesima impronta. La stringa di output è univoca per ogni file e ne è un identificatore.
Esempio di impronta: 33ag16b450c7fc2e4d6ef87ac122ffebccf47abf4de5a7faed47fcc8dae398ac generata applicando la funzione di hash SHA-256.
Per firmare digitalmente un documento occorre innanzitutto avere a disposizione un dispositivo di firma (smart card) con il certificato di sottoscrizione rilasciato da InfoCert ed un lettore di smart card. Inoltre bisogna aver provveduto ad installare sul proprio computer il sofware che permette al lettore di dialogare con il PC, quello che consente di leggere la smart card ed infine il software di firma DiKe (per queste operazioni si consiglia di seguire le istruzioni indicate nella sezione Download DiKe). QUI FARE COLLEGAMENTO AL SW PUNTO N.08 DI SEGUITO
Una volta concluse correttamente queste operazioni sarà possibile procedere con la firma del documento avviando DiKe con un doppio clic sull'icona presente sul desktop al termine dell'installazione del programma.
Firma digitale (FARE COLLEGAMENTO ALLA PAGINA DEDICATA DEI PRODOTTI FIRMA DIGITALE)
L'ente certificatore (es. Infocert spa) come policy di sicurezza può far scadere periodicamente le password delle marche temporali.
Se durante l’inserimento della user e della password all'interno del software utilizzato per la marcatura temporale (es. dike) riscontrate anomalie, effettuate un aggiornamento password al seguente link: Cambio password
N.B.: A volte il software potrebbe essere configurato per lavorare off-line, per l'inserimento di un nuovo lotto di marche temporali ricordatevi sempre di verificare se state lavorando con il software connesso alla rete internet (prima opzione in alto nel menù a tendina)
I requisiti necessari per richiedere all'Ente Certificatore InfoCert un dispositivo di firma digitale sono:
E' un certificato che può essere presente all'interno del dispositivo di firma (Smart Card o token USB), rilasciato dall'ente certificatore autorizzato. Nel certificato compaiono altre informazioni tra cui il Certificatore che lo ha emesso, il periodo di tempo in cui il certificato può essere utilizzato, ecc. Lo scopo di questo certificato è quello di firmare messaggi di posta elettronica (garanzia dell'identità del mittente); può anche essere usato per accedere a siti web (al posto di user/password). A questo certificato, al momento del rilascio, viene associato un indirizzo di posta elettronica in modo univoco, quindi il certificato potrà essere usato solo con quell'indirizzo.
E' un certificato presente all'interno del dispositivo di firma (Smart Card o token USB), rilasciato dall'ente certificatore autorizzato. Esso è un insieme di informazioni atte a definire con certezza la corrispondenza tra il nome del soggetto certificato e la sua chiave pubblica. Nel certificato compaiono altre informazioni tra cui il Certificatore che lo ha emesso, il periodo di tempo in cui il certificato può essere utilizzato, ecc. Lo scopo di questo certificato è di dare il valore della "forma scritta" ai documenti informatici.
La marcatura temporale di un documento informatico consiste nella generazione, da parte di una terza parte fidata, di una firma digitale del documento (anche aggiuntiva rispetto a quella del sottoscrittore) cui è associata l'informazione relativa ad una data e ad un'ora certa. La marcatura temporale consente quindi di stabilire l'esistenza di un documento informatico a partire da un certo istante temporale e di opporlo a terzi.
Il tempo, cui fanno riferimento le marche temporali è riferito al Tempo Universale Coordinato, ed è assicurato da un ricevitore radio sintonizzato con il segnale emesso dall'Istituto Elettrotecnico Nazionale Galileo Ferraris.
I presupposti giuridici che rendono possibili transazioni legali fatte grazie a queste tecnologie, si fondano soprattutto sull'articolo 15 comma 2 della legge 15 marzo 1997 n. 59, la cosiddetta "Bassanini 1", che recita:
"Gli atti, dati e documenti formati dalla pubblica amministrazione e dai privati con strumenti informatici o telematici, i contratti stipulati nelle medesime forme, nonché la loro archiviazione e trasmissione con strumenti informatici sono validi e rilevanti a tutti gli effetti di legge...". L'attuale Codice dell'Amministrazione Digitale, D. Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 dispone inoltre, all'art. 21, comma 2, che "il documento informatico, sottoscritto con firma digitale o con un altro tipo di firma elettronica qualificata, ha l'efficacia [della forma scritta] prevista dall'articolo 2702 del codice civile. L'utilizzo del dispositivo di firma si presume riconducibile al titolare, salvo che sia data prova contraria".
La firma digitale è l'equivalente informatico di una tradizionale firma apposta su carta.
La sua funzione è quella di attestare la validità, la veridicità e la paternità di un documento, come una lettera, un atto, un messaggio o, in generale, qualunque file di dati (testo, immagini, musica, ecc.). Come tale, non va confusa con altri oggetti omofoni definiti genericamente "elettronici", come ad esempio la firma autografa scannerizzata e conservata come immagine. La firma digitale è infatti il risultato di una procedura informatica basata su un sistema di codifica crittografica a chiavi asimmetriche (una pubblica e una privata), che consente:
Il costo che si affronta è solo per la ricerca e quindi per avere un preventivo, se il cliente desidera proteggere tutte le estensioni i costi sono di varie migliaia di euro. Si consiglia però al cliente di fare una selezione dei domini stessi in funzione dei mercati di riferimento e dell'utilizzo reale dei domini nei mercati di riferimento.
Spesso con meno di 100 domini si ha una copertura quasi mondiale del proprio marchio con un costo medio di circa 150,00 €/anno
Si, il servizio viene pagato ugualmente e viene fornita una prova di non presenza nel registro della camera di commercio.
Dal sito Legalmail si può accedere immediatamente alla webmail di Legalmail: con user-id (o nome completo casella) e password; con smartcard o business key, se questi strumenti sono stati associati alla user-id della casella. L'accesso via webmail non richiede alcuna configurazione; è però consigliato l'utilizzo di un browser internet recente, soprattutto qualora si intenda usare la funzione di firma e la crittografia dei messaggi. Si consiglia di controllare subito nella linguetta "opzioni" che l'impostazione standard della casella sia di proprio gradimento e di effettuare il cambio password.
La PEC (Posta Elettronica Certificata) rappresenta il corrispondente elettronico della Raccomandata A/R (raccomandata postale con ricevuta di ritorno).
In pratica si tratta di uno strumento basato sulla posta elettronica attraverso il quale, al mittente, viene fornita una prova legale dell'avvenuta consegna del proprio messaggio. La prova legale è rappresentata da una ricevuta elettronica nella quale è riportato l'istante temporale della consegna a destinazione.
IBAN: IT90Q0569603211000020801X47
Banca Popolare di Sondrio
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